Steroidi: ne vale la pena?

L'uso di sostanze capaci di migliorare le prestazioni fisiche ha radici molto antiche risalenti già ai primi giochi olimpici in Grecia. Da allora la scienza ha permesso la formulazione di molecole sempre più efficaci che sono state e sono largamente usate negli sport agonistici ma non solo; l'uso (e l'abuso) di steroidi anabolizzanti sta diventando un serio problema di salute pubblica per ragazzi e ragazze non sportivi professionisti che vogliono raggiungere l'ideale di un corpo scolpito. Questo fenomeno è stato anche ribattezzato il complesso di Adone per i maschi e di Lara Croft per le femmine e consiste proprio nell'ossessiva ricerca di un fisico perfetto e muscoloso ad ogni costo.

Testosterone endogeno

Il testosterone è il principale ormone androgeno, ovvero virilizzante, ed è sintetizzato dal corpo umano a partire dal colesterolo. Viene prodotto nell'uomo dalle cellule del Leydig nei testicoli mentre nella donna dalle ovaie, dal surrene e dal tessuto adiposo in qualità di precursore nella sintesi di estrogeni.

SteroidiCon il termine steroidi androgeni anabolizzanti (indicati anche con la sigla AAS che sta per "anabolic androgenic steroids") endogeni si intendono sostanze normalmente prodotte dall'organismo quali testosterone, diidrotestosterone, i pro-ormoni del testosterone che hanno in comune gli stessi effetti androgeni e anabolizzanti.

Il testosterone è normalmente presente in circolo sia nell'uomo che nella donna. In entrambi i sessi esso segue un ritmo diurno con un picco di concentrazione al mattino seguito da un progressivo declino nel corso della giornata e una risalita nella notte. Nelle donne c'è evidenza che la concentrazione di testosterone varia anche in funzione del ciclo mestruale, con un picco nel periodo periovulatorio. Nell'uomo la sua concentrazione declina dai 30 anni in avanti mentre nella donna il declino inizia in menopausa.

Esistono alcune patologie endocrine che possono modificare la produzione di testosterone e, in particolare, i disordini di differenziazione sessuale, quali ad esempio anormalità dei cromosomi sessuali, ermafroditismo e iperplasia surrenale congenita. Nelle donne affette da queste patologie la quantità di testosterone normalmente prodotto dall'organismo è superiore rispetto alle donne sane e questo conferisce loro un notevole vantaggio fisico negli sport di potenza.

Come influisce il testosterone endogeno nell'attività sportiva?

Numerosi studi dimostrano che l'esercizio fisico e la competizione alterano la concentrazione di testosterone, in particolare nel periodo pre-competizione la sua concentrazione aumenta naturalmente in uomini e donne e questo serve a facilitare la competizione sia aumentando la motivazione a competere che l'abilità fisica. Nel periodo post-competizione sembra che la sua concentrazione aumenti dopo una vittoria ma diminuisca dopo una sconfitta.

Il livello di testosterone basale è ben correlato con la motivazione al potere nell'uomo come l'estradiolo basale lo è nella donna. In aggiunta alla motivazione di dominanza, il testosterone è positivamente correlato con le caratteristiche e i comportamenti che più avvantaggiano negli sport competitivi; è infatti associato a ridotta empatia, ridotta percezione di emozioni negative, aumentata attenzione alle minacce sociali, aumentata risposta alle minacce che può promuovere un' aumentata disponibilità ed interesse nell'aggiudicarsi il dominio sull'avversario indipendentemente dalle conseguenze. È correlato con un'aumentata abilità visuo-spaziale che consente grande capacità nel percepire obiettivi critici e nell'avere la padronanza dell'ambiente fisico sportivo come ad esempio campi o stadi. Alti livelli endogeni di testosterone possono quindi conferire un vantaggio sia psicologico che fisico nello sport.

Testosterone e AAS esogeni

Per testosterone esogeno si intende quell'ormone del tutto uguale a quello normalmente prodotto dall'organismo che però viene assunto per via orale/parenterale/intramuscolo. Lo stesso vale per gli AAS esogeni, i più comuni dei quali sono epitestosterone, drostanolone, nandrolone, oxymetholone e testosterone cipionato.

Il testosterone è stato bandito dall'agenzia mondiale anti-doping (WADA, World Anti-doping Agency) nel 2011 e viene classificato tra le sostanze proibite definite come "AAS endogeni quando somministrati esogenamente". Sul sito della WADA   si può trovare la lista degli AAS proibiti e ci si può rendere conto di quante molecole siano state immesse sul mercato per raggiungere prestazioni fisiche non fisiologiche e aggirare i controlli anti-doping.

Esistono due tipi di doping androgeno: diretto e indiretto. Il primo consiste nella somministrazione esogena di androgeni sintetici o naturali. La seconda si riferisce alla somministrazione di sostanze che aumentano la produzione endogena di testosterone per evitare che i controlli rilevino sostanze illecite. È una continua lotta tra nuove sostanze prodotte e nuovi test di laboratorio per rilevarle.

Effetti collaterali degli steroidi

Negli anni '80 Daniel Duchane, un body builder americano definito il guru degli steroidi, scrisse numerosi libri (The Underground Streroid Handbook) dove spiegava minuziosamente i diversi tipi di steroidi incentivandone l'uso e sostenendo che il rischio è virtualmente inesistente negli sportivi sani. Furono vendute decine di migliaia di copie nonostante, già a quel tempo, fossero note le morti premature nei potenti atleti dell'Europa dell'Est dovute all'assunzione di AAS.

Prima dell'introduzione dell'uso di AAS, nello sport di alto livello era riconosciuta agli sportivi un'aspettativa di vita maggiore rispetto al resto della popolazione grazie alla diminuzione del rischio di diabete, infarto e ipertensione. Con l'avvento degli steroidi questa situazione è decisamente cambiata, analizziamo quindi gli effetti nocivi a carico dei diversi apparati:

Apparato Effetti
Cardiovascolare Effetti diretti sul muscolo cardiaco, con ipertrofia e rischio di infarto, e sui vasi
Effetti indiretti a carico del sistema coagulativo e aumento del colesterolo LDL
Nervoso Effetti psichiatrici che includono aggressività, disturbi dell'umore, psicosi, comportamenti criminali, tendenza alle dipendenze da sostanze (alcol, droghe)
Endocrino Uomo: soppressione della spermatogenesi, infertilità, ginecomastia (ingrossamento del seno), disfunzioni erettili, calo della libido.
Donna: atrofia mammaria, mestruazioni irregolari, irsutismo, calvizie, voce rauca, clitoromegalia.
Età puberale: blocco della crescita e virilizzazione precoce
Tendineo Facilità di rottura tendinea (in contrasto con l'effetto anabolizzante su muscoli e ossa)
Fegato Alterazione dei marcatori di funzionalità epatica (transaminasi, bilirubina, fosfatasi alcalina)
Cute Acne

A questo possiamo aggiungere la dipendenza da queste sostanze perché quando si sospende il trattamento il corpo impiega un po' di tempo a ricominciare la fisiologica sintesi di testosterone, quindi si iniziano a perdere le masse muscolari, aumenta il grasso corporeo e possono insorgere disturbi sessuali e psichici.

Olimpiadi e steroidi

Già nell'antica Grecia gli atleti olimpici provavano a migliorare le loro performance fisiche attraverso mezzi artificiali. Negli anni si sono fatti numerosi progressi nella sintesi di sostanze capaci di migliorare le prestazioni sportive e, negli ultimi 50 anni, gli steroidi androgeni anabolizzanti (AAS) sono stati i farmaci più comunemente utilizzati, nonostante il divieto ad usarli imposto nel 1974.

Nel 1935 il testosterone fu per la prima volta isolato, sintetizzato in vitro e prodotto sotto forma di preparato commerciale per gli uomini con deficit endogeno. Fu l'americano Dr. John Ziegler che nel 1954, durante un viaggio a Vienna con la squadra statunitense, scoprì che gli atleti pesisti russi assumevano testosterone. Quindi, una volta rientrato in Pennsylvania, iniziò a somministrarlo ai pesisti americani e nel 1958 iniziò, per primo, a utilizzare al suo posto il metandrostenolone. In seguito si estese l'uso anche ad altre discipline.

Sicuramente atleti dopati con AAS parteciparono già alle edizioni olimpiche degli anni '60 ma l'edizione eclatante fu Monaco 1972.

Quando iniziarono ad essere testati gli AAS negli sportivi, molti paesi evitarono di agire nonostante i loro atleti risultassero positivi. Tuttavia solo un paese organizzò un vero e proprio sistema di doping scientificamente controllato da un team di medici, scienziati dello sport e allenatori: la Germania dell'Est tra il 1965 e il 1989. Quando vi fu la riunificazione della Germania furono ritrovati documenti riguardo tutti i programmi a cui venivano sottoposti gli atleti e i risultati ottenuti. I risultati degli atleti della Germania del'Est furono eclatanti: prima del programma il loro medagliere era sempre stato inferiore a quello della Germania Ovest; nelle tre edizioni tra gli anni '70 e '80 il predominio della Germania Est fu schiacciante: 258 a 119 medaglie.

Nel 1967 iniziarono i primi controlli anti-doping del comitato Olimpico Internazionale e tra il 1967 e il 2003 fu redatta una lista delle sostanze proibite nei giochi olimpici. La WADA nel 2004 assunse il ruolo sia di compilare le liste che di certificare i laboratori accreditati ai controlli.

A Monaco '72 i test diagnostici erano rivolti solo a stimolanti e narcotici. L'assenza di test per identificare gli steroidi androgeni anabolizzanti fu probabilmente il motivo per cui fu ritardato il divieto di usarli. Con il passare degli anni sempre più test sono stati disegnati, sempre più sostanze aggiunte alla lista e sempre nuove sostanze prodotte: decisamente un circolo vizioso!

Nel 2006 WADA ha accreditato 33 laboratori in 29 nazioni dai cui esami si è rivelato che quasi la metà di tutte le sostanze riscontate negli atleti sono AAS e di queste la metà è testosterone.

Conclusioni

Sfortunatamente il fenomeno dell'abuso da steroidi androgeni anabolizzanti si è spostato dai club sportivi alla popolazione; gli AAS vengono anche utilizzati nelle scuole e nelle palestre di fitness per migliorare il proprio aspetto fisico. In diversi studi nei licei americani il 4-6% dei ragazzi e il 2% delle ragazze dichiara di averne fatto uso per fini estetici.

É molto grave e pericoloso che ci siano persone non qualificate, né medici né farmacologi, e che quindi conoscono poco i reali effetti di queste sostanze, che con molta leggerezza consegnano questi farmaci provenienti dal mercato nero ad adolescenti e adulti. Come è molto grave che su internet si trovino siti che spiegano come si può fare un ciclo di steroidi per migliorare il proprio aspetto con tanto di dosi, principio attivo da usare e giorni di assunzione senza tener conto che ogni persona ha una sua situazione clinica di base per cui qualunque trattamento medico deve essere sempre personalizzato.

Soprattutto per i ragazzi in via di sviluppo l'assunzione di queste sostanze, e a volte di più sostanze diverse, può creare danni irreversibili condizionando così pesantemente la loro vita da adulti.

E allora vale la pena essere tonici e muscolosi ad ogni costo? Da sportiva posso dire che buoni risultati fisici ed estetici si possono ottenere con un sano allenamento e un sano stile di vita nei tempi e nei modi corretti per il nostro organismo, diversi per ognuno di noi e diversi nelle varie fasi della vita.

A cura di

Dott.ssa Maddalena Perotti
Medico Chirurgo - spec. in Microbiologia e Virologia

Fonti

  1. S. Basaria. Androgen abuse in athletes: detection and consequences. J Clin Endocrinol Metab. 2010: 95:1533-1543
  2. R.I. Wood, S.J. Stanton. Testosterone and sport: current perspectives. Horm Behav. 2012: 61:147-155
  3. K.D. Fitch. Androgenic-anabolic steroids and the Olympic Games. Asian J Androl. 2008: 10:384-390

Indicazioni mediche

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