Con l'avanzare dell'età si dà per scontato che le ore di sonno necessarie diminuiscano progressivamente. Sebbene sia vero che gli anziani abbiano un sonno diverso da quello degli adulti più giovani, non è altrettanto vero che il fabbisogno complessivo di ore di sonno si riduca sensibilmente. In realtà si dorme meno perché alcuni disturbi impediscono di dormire bene e a lungo.
Il sonno dell'anziano è diverso da quello della persona più giovane sotto diversi aspetti. Possiamo citarne alcuni come esempio:
Come appena visto, ci sono diversi fattori che impediscono all'anziano di "dormire bene" e questo è un dato di fatto. Ci si sveglia spesso di notte, si ha difficoltà ad addormentarsi, non ci si sente sufficientemente riposati di giorno. Nella maggior parte dei casi, però, non sono i naturali cambiamenti nel tipo di sonno dell'anziano la causa del problema. Molto spesso si tratta di tutt'altri problemi, spesso di salute, che non sono veri e propri disturbi del sonno (in questi casi si parla di insonnia secondaria).
Un esempio tipico è l'artrite: quando il dolore supera una certa soglia, la prima conseguenza inevitabile è il risveglio durante la notte, seguito dalla successiva difficoltà a riprendere sonno. Altre patologie che tipicamente impediscono di dormire bene sono il morbo di Alzheimer, la depressione e i disturbi neurologici in genere che possono peggiorare con l'avanzare dell'età.
Altre cause possono essere legate allo stile di vita: ad esempio l'assunzione eccessiva di caffeina o di alcol e la sedentarietà. Un fattore spesso sottovalutato è l'abitudine a dormire o "fare riposini" durante il giorno. In alcuni casi la persona anziana perde progressivamente curiosità e interesse per il mondo che lo circonda e si ritrova spesso a dormire o sonnecchiare durante il giorno. Alla fine si crea un circolo vizioso: più si dorme di giorno, meno si riesce a dormire di notte e di conseguenza si consolida l'abitudine di riposare di giorno.
Anche l'utilizzo di farmaci ipnoinducenti (cioè che aiutano a prendere sonno), se utilizzati in modo non corretto, potrebbe essere causa di ulteriori problemi: in alcuni casi si crea infatti una vera e propria dipendenza dal farmaco tanto che il soggetto non riesce più a prendere sonno in modo naturale.
In alcuni casi, purtroppo non sempre, è possibile intervenire per migliorare la situazione. Il medico sarà sicuramente utile nel dare i consigli giusti, che spesso sono di questo tipo:
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