Le diete iperproteiche dimagranti

Le diete iperproteiche a fini dimagranti, conosciute anche con il nome di diete low-carb, sono caratterizzate dal ridotto apporto di carboidrati a favore di proteine e grassi. Vengono spesso utilizzate nel breve periodo per dimagrire velocemente e senza fatica.

Nota: le diete seguite dai body builder per incrementare la massa muscolare, anch'esse iperproteiche, sono tutt'altra cosa (non sono ipocaloriche) e meritano di essere trattate a parte.

Anche le diete chetogeniche utilizzate in medicina, utilizzate per la prevenzione degli attacchi epilettici in ambito pediatrico, sono tutt'altra cosa e rispetto alle diete dimagranti iperproteiche hanno in comune solo la limitazione dei carboidrati. A differenza di quelle dimagranti, però, sono normocaloriche (cioè richiedono l'assunzione di tante calorie quante se ne consumano) e prevedono un consumo maggiore di grassi.

Dieta iperproteicaTornando alle diete dimagranti, la percentuale di calorie fornite dai carboidrati, rispetto al 50-65% consigliato classicamente dai nutrizionisti, in una dieta iperproteica si riduce fino anche al 15% delle calorie totali (in alcune diete anche meno). La quota di proteine proposte, invece, può superare anche il 40% delle calorie totali giornaliere.

La più antica e famosa tra le diete iperproteiche è la dieta Atkins, proposta a partire dagli anni settanta dal cardiologo americano Robert Atkins. Ogni anno la "moda del momento" ne propone una nuova, ma si tratta quasi sempre di varianti sul tema della dieta Atkins. Tra le diete proposte negli ultimi anni, solo la dieta Zona si differenzia in modo sostanziale per il fatto di non essere focalizzata esclusivamente sul dimagrimento.

Le diete iperproteiche più recenti non sembrano aver aggiunto nulla di interessante dal punto di vista scientifico. Ad esempio, la famosissima dieta Dukan, nonostante il successo planetario che ha riscosso, è in sostanza una dieta low-carb portata all'estremo, in cui sono quasi del tutto assenti i carboidrati.

Anche la dieta Tisanoreica (vedere l'articolo di dietabit), che nel nostro paese ha avuto di recente un grande successo, sembra avere più meriti nel campo del marketing che in quello della nutrizione.

Perché funzionano

Chi promuove questo tipo di dieta afferma che la riduzione dei carboidrati permette di mantenere sotto una certa soglia la produzione di insulina. La conseguenza sarebbe la possibilità di mangiare in abbondanza senza accumulare grassi. Inoltre la digestione delle proteine comporta un dispendio energetico superiore (circa il 30% in più) rispetto a quella dei carboidrati.

Se da una parte è vero che l'assenza di carboidrati permette di dimagrire più velocemente, d'altra parte bisogna porsi la questione di come mantenere il giusto peso una volta conclusa la dieta. Bisogna capire che c'è un errore di fondo nel concepire l'insulina come la causa dell'accumulo del grasso corporeo.

Il vero motivo per cui si ingrassa non è un eccesso di insulina, ma un eccesso di cibo.

L'insulina promuove l'accumulo di grasso corporeo solo quando la dieta è ipercalorica. Se non vi è un eccesso di calorie il ruolo dell'insulina è semplicemente quello di regolare la glicemia: gli zuccheri che risultano temporaneamente in eccesso nel sangue non vengono trasformati in grassi e accumulati nelle cellule adipose, ma vengono semplicemente trasformati in glicogeno e utilizzati successivamente nella giornata.

Se il bilancio energetico (cioè la differenza tra le calorie introdotte e quelle spese) è in positivo, allora si ingrassa; se è in negativo si dimagrisce. Questa è una regola semplicissima ma fondamentale: bisogna sempre tenerla a mente quando si valuta la bontà di un piano dietetico.

Uno dei motivi per cui la dieta iperproteica funziona risiede nel fatto che, riducendo drasticamente l'apporto di carboidrati, risulta difficile eccedere con le calorie: i pasti ricchi di proteine (e a volte anche di grassi) sono molto più difficili da digerire e procurano un senso di sazietà che dura diverse ore. In pratica si dimagrisce perché si segue una dieta ipocalorica.

Non a caso, nelle diete low-carb più estreme, come la Tisanoreica, portare il metabolismo verso la chetosi fa parte degli obiettivi della dieta. I corpi chetonici presenti nel sangue, infatti, hanno un effetto anoressizzante, cioè permettono di ridurre l'appetito e mangiare meno.

Perché evitarle

La dieta è effettivamente efficace nel breve periodo e permette di perdere peso piuttosto velocemente. Non ci sono studi scientifici che condannino questa dieta definitivamente, ma la maggior parte dei nutrizionisti la sconsiglia per i seguenti motivi:

Oltre ai punti citati sopra, bisogna aggiungere che anche i sostenitori delle diete iperproteiche consigliano ad alcuni pazienti di evitarle: ad esempio non dovrebbero essere seguite dalle donne in gravidanza o allattamento (vedere a tal proposito l'articolo sull'alimentazione corretta in gravidanza), da chi soffre di insufficienza renale o problemi al fegato e da chi ha il diabete.

In conclusione, il consiglio è di evitare le diete di questo tipo. Per dimagrire in modo duraturo è molto più interessante seguire una dieta bilanciata, non eccedere con le calorie e praticare sport regolarmente. Il dimagrimento sarà lento ma continuo, i chili persi non verranno ripresi e, cosa più importante, ne gioverà la salute.

Inoltre, cercare di seguire una dieta equilibrata potrà e dovrà essere l'occasione per imparare i concetti base dell'alimentazione ed imparare a nutrirsi nel modo corretto per il resto della vita.

Indicazioni mediche

Le informazioni pubblicate su Dietabit.it hanno carattere esclusivamente divulgativo e non devono essere considerate come consulenze né prescrizioni di tipo medico o di altra natura. Prima di prendere decisioni riguardanti la propria salute, compresa quella di variare il proprio regime alimentare, è indispensabile consultare, di persona, il proprio medico.