Dieta Dukan: le quattro fasi

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L'idea di suddividere il metodo in quattro fasi, sebbene non sia originale, ha indubbiamente il pregio di mantenere alta la motivazione durante tutto il percorso. In questo modo è possibile concentrare l'attenzione sugli obiettivi intermedi, molto più vicini e "alla portata" rispetto al traguardo finale.

Ottimo, abbiamo appena trovato qualcosa di positivo nella dieta Dukan... ora possiamo andare avanti con la nostra critica spietata! Partiamo con un bersaglio facile facile (come sparare sulla Croce Rossa): la prima fase!

La fase di attacco

In questa prima fase si ottiene una veloce perdita di peso iniziale. Si tratta di una fase di "proteine pure": sono permessi esclusivamente i settantadue alimenti ricchi di proteine, mentre sono totalmente esclusi da questa fase tutti i cibi che contengono quantità interessanti di carboidrati. Gli alimenti consentiti possono essere mangiati a volontà, senza alcuna restrizione, né sulle singole porzioni, né sulle calorie totali assunte durante la giornata. In questa fase è previsto anche il consumo di crusca d'avena, probabilmente per evitare problemi di stitichezza dovuti alla completa assenza di fibra alimentare negli alimenti premessi.

A seconda del numero di chili da perdere, la fase di attacco può essere brevissima (anche solo un giorno o due) o, al contrario, può prolungarsi anche fino a dieci giorni. Come in tutte le diete iperproteiche, la rapida perdita iniziale di peso è dovuta principalmente alla drastica riduzione delle scorte di glicogeno: se non si assumono carboidrati con l'alimentazione, l'organismo, in prima istanza, utilizza le scorte di glicogeno per mantenere la glicemia entro l'intervallo di normalità (a tal proposito consigliamo di leggere l'articolo sulla regolazione della glicemia). 

Molti medici e nutrizionisti hanno espresso critiche durissime nei confronti di questa fase, evidenziando che un'alimentazione così sbilanciata verso le proteine potrebbe essere rischiosa per la salute. Chi non gode di ottima salute, ad esempio chi soffre di problemi renali, dovrebbe tenersi alla larga da un regime alimentare di questo tipo. Ovviamente non possiamo che essere d'accordo: andando a vedere la lista di alimenti permessi (pollame, carni magre, pesce, crostacei, uova, latticini, ecc.) ci si rende conto che mancano completamente i carboidrati e che per placare la fame bisogna quindi assumere proteine in quantità eccessive, causando un superlavoro a carico dei reni

La fase di crociera

In questa seconda fase si registra la parte sostanziale del calo ponderale. Nella fase di crociera si alternano giornate PP, cioè di proteine pure (come nella fase precedente) a giornate PV, cioè in cui sono permessi anche i ventotto alimenti di origine vegetale (le verdure). In questa fase, i meccanismi che portano al dimagrimento sono quelli tipici delle diete low-carb (cioè quelle con molte proteine e pochi carboidrati), motivo per cui rimandiamo ogni commento all'articolo di Dietabit dedicato appunto alle diete iperproteiche.

Un breve commento sull'esercizio fisico: leggendo in rete si trovano articoli nei quali si afferma che lo sport è uno dei cardini della dieta Dukan... ma stiamo scherzando? In questa fase il metodo prevede "ben" trenta minuti al giorno di... Ciclismo? Nuoto? Tennis? Corsa? Purtroppo, niente di tutto questo: il cardine della dieta Dukan si scopre essere una bella camminata e la rinuncia all'ascensore. Per quelli che abitano a New York all'ultimo piano di un grattacielo, questo sì che è esercizio fisico! Ma per gli altri?

È vero che una persona anziana e sedentaria da sempre, che è ipertesa e in forte sovrappeso non dovrebbe iniziare a correre da un giorno all'altro, però è anche vero che la stessa persona non si dovrebbe nemmeno ingozzare di proteine per dimagrire! Per quanto invece riguarda i giovani, il discorso è ben diverso: la dieta deve essere soprattutto occasione per apprendere un nuovo stile di vita sano e attivo, cosa che per un giovane significa soprattutto praticare sport ad alta intensità, non camminare mezz'oretta o rinunciare all'ascensore per salire al terzo piano!

La fase di consolidamento

Lo scopo di questa fase è consolidare il peso raggiunto e introdurre gradualmente nuovi alimenti "normali" per tornare progressivamente verso un'alimentazione equilibrata. La durata è fissata da una regola ben precisa: dieci giorni per ogni chilo perso nelle fasi precedenti. Se ad esempio hai perso otto chili, dovrai rimanere "in crociera" per ottanta giorni. Sul libro della dieta Dukan si parla di "libertà vigilata" per far capire che i nuovi alimenti possono essere introdotti, ma con forti restrizioni.

La libertà sarà quindi quella di poter consumare un frutto al giorno (non a pasto), due fette di pane integrale, 40 grammi di formaggio e, solo una o due volte a settimana, anche qualche alimento ricco di carboidrati come patate, riso, pasta, polenta, ecc. Inoltre si potranno introdurre, sempre con dei limiti, anche alcuni tagli di carne più grassi che prima erano vietati.

La forma più alta di libertà consiste nell'introduzione dei due pasti non consecutivi di gala (o pasti della festa), durante i quali si può mangiare (senza fare il bis) una porzione abbondante di un qualsiasi "alimento proibito"... regole che fanno pensare più a precetti religiosi che a consigli di un nutrizionista. A proposito di "precetti", il giovedì è giornata di proteine pure! La scelta del giorno non è casuale: il dottor Dukan ci spiega, nel suo libro, che una giornata di proteine pure il martedì non sarebbe altrettanto efficace!

La fase di stabilizzazione

La fase di stabilizzazione è la più importante di tutto il percorso perché dovrebbe servire a tornare alla normalità e ad evitare in futuro di recuperare i chili persi. Come è noto, spesso per esperienza personale, le diete che permettono di perdere chili sono molte, ma quasi sempre i chili persi vengono ripresi con gli interessi appena si torna a mangiare normalmente.

Invece di spiegarci come evitare l'effetto yo-yo e di insegnarci qualche principio di alimentazione, la dieta Dukan ci guida con semplici regole da seguire alla lettera e che, quasi per magia, ci permetteranno di non ingrassare mai più. Le regole da seguire sono solo tre e anche molto semplici: una giornata a settimana di proteine pure (alla faccia della normalità e dell'equilibrio), crusca d'avena, la rinuncia all'utilizzo dell'ascensore (il pensiero torna inevitabilmente a quei poveretti di New York che abitano all'ultimo piano).

Comunque non bisogna farsi troppi problemi perché questa fase è molto breve: dura soltanto... per tutta la vita!

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Indicazioni mediche

Le informazioni pubblicate su Dietabit.it hanno carattere esclusivamente divulgativo e non devono essere considerate come consulenze né prescrizioni di tipo medico o di altra natura. Prima di prendere decisioni riguardanti la propria salute, compresa quella di variare il proprio regime alimentare, è indispensabile consultare, di persona, il proprio medico.