La vitamina E è una vitamina liposolubile molto interessante e molto studiata, soprattutto per quanto riguarda le sue proprietà di antiossidante. In natura esistono otto forme di vitamina E:
Esistono poi altre forme sintetiche della vitamina E, ognuna delle quali ha un'attività biologica differente. Di solito, per indicare la potenziale attività della vitamina E contenuta negli alimenti, si usano come unità di misura il TE (Tocoferolo Equivalente) oppure le Unità Internazionali (IU).
Le diverse forme di vitamina E vengono assorbite nell'intestino e trasportate fino al fegato. Qui vengono metabolizzate e trasformate quasi completamente nella forma di α-tocoferolo. La vitamina E può essere accumulata nel tessuto adiposo e in altri tessuti (es. muscoli e fegato).
La funzione principale della vitamina E è quella
di antiossidante: in particolare è utile per evitare l'ossidazione
degli acidi grassi
polinsaturi, della vitamina A, e delle lipoproteine; è presente
nelle membrane cellulari dove impedisce l'ossidazione dei
fosfolipidi.
La carenza di vitamina E è molto rara, dato che negli alimenti di uso comune ne è presente una quantità più che sufficiente per coprire il fabbisogno minimo. Tuttavia, dato che la vitamina E viene assorbita insieme ai grassi nell'intestino, è possibile riscontrarne la carenza in soggetti con problemi di malassorbimento dei lipidi.
Il fabbisogno giornaliero varia in relazione alla quantità di acidi grassi polinsaturi. Attenzione però a non cadere nella maniacalità: non è necessario calcolare ogni giorno il rapporto tra grassi polinsaturi e vitamina E (il fabbisogno viene comunque coperto con la normale alimentazione).
Nei rari casi di avitaminosi E, i problemi sono generalmente a carico del sistema nervoso, della retina e del sistema immunitario.
Sull'integrazione con vitamina E sono state eseguite moltissime ricerche in quanto molti ricercatori pensano che possa essere utile per prevenire diverse patologie.
Un indiscutibile pregio della vitamina E è quello di agire come antiossidante ed essere in grado di contrastare l'azione dannosa dei radicali liberi nei confronti delle nostre cellule. Secondo molti ricercatori un'integrazione di vitamina E sarebbe utile per ritardare gli effetti dell'invecchiamento.
Non escludiamo questa possibilità, ma per formulare un piano di integrazione sensato si dovrebbero prendere in considerazione lo stato di salute del soggetto, l'età, le abitudini alimentari e sportive, e altre condizioni individuali che solo il proprio medico può conoscere e valutare. Per questa ragione ci limitiamo a suggerire, a chi fosse interessato, di approfondire il discorso con un medico di fiducia.
Diversi anni fa i ricercatori riponevano molte speranze nella vitamina E come mezzo per prevenire le malattie cardiovascolari. Gli esperimenti dimostrano inequivocabilmente il potere della vitamina E di inibire l'ossidazione delle lipoproteine LDL, ritenuta una delle concause dell'aterosclerosi.
Tuttavia, la maggior parte degli studi clinici non ha confermato la validità dell'integrazione come forma di prevenzione del rischio cardiovascolare. Per spiegare questo paradosso, alcuni ricercatori sostengono che gli studi condotti finora non hanno validità generale perché prendono in esame soggetti già a rischio (per età avanzata o altri fattori). Un'altra ipotesi è che le quantità delle vitamine utilizzate negli studi clinici non siano sufficienti.
Nell'attesa che ulteriori studi possano chiarire definitivamente la questione, la posizione scientifica prevalente è quella di sconsigliare l'integrazione con vitamina E come metodo di prevenzione del rischio cardiovascolare. Solo per citare un esempio facciamo riferimento ad una pubblicazione recente. Ovviamente, per altri scopi, l'integrazione con vitamina E può essere invece consigliabile.
La vitamina E è presente in notevole quantità nei semi e negli oli vegetali. La si trova in quantità minori in moltissimi altri alimenti, ad esempio nella frutta e nella verdura, nei molluschi e nei pesci.
La tabella che segue elenca gli alimenti a maggior contenuto di vitamina E presenti nel database degli alimenti di dietabit.
La vitamina E non è tossica se non assunta in "megadosi". Per gli adulti si ritiene che fino a 1500 IU al giorno (10 volte la RDA) non causi particolari problemi.
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