Le carie sono le più comuni infezioni del cavo orale e sono diffuse in tutto il mondo e in ogni settore della popolazione, specialmente nei giovani inclusi i bambini.
La carie non solo causa problemi locali come dolore e cattiva masticazione ma è ormai scientificamente dimostrato che esiste una stretta correlazione tra malattia orale e una serie di patologie croniche sistemiche quali le malattie cardiovascolari. Oggi, l'antisettico clorexidina è accreditato come il miglior agente per prevenire o trattare le malattie orali; tuttavia il suo uso routinario non è consigliato per i suoi effetti collaterali ed è per questo che la ricerca si sta impegnando a individuare sostanze naturali come alternativa con un unico scopo: ridurre e prevenire le carie.
La ricerca in questo campo ha rilevato che ci sono componenti della dieta che influenzano la salute del cavo orale, sia in senso negativo che positivo, ed è per questo che si sta cercando di identificare quei cibi, o meglio, i componenti di alcuni cibi per sviluppare approcci alternativi per combattere le carie.
I denti fanno parte del sistema digerente e hanno la funzione di tagliare e frantumare i cibi nella bocca affinché possano essere ingeriti.
Come mostrato in figura, ogni dente è costituito da una corona, che sporge dalle gengive, da un collo e dalle radici (da 1 a 4). La parte solida dei denti è formata da dentina, smalto e uno strato sottile di osso sulla superficie delle radici. All'interno del dente è contenuta la polpa dentaria fornita di vasi e di nervi.
La carie è un' infezione endogena conseguente all'interazione fra il cibo, in particolare amidi e zuccheri, e i batteri che formano la placca dentaria. La placca batterica produce acidi organici (in particolare acido lattico) che causano la demineralizzazione dello smalto ed enzimi che attaccano la componente proteica del dente. Questo processo, se non fermato, porta alla formazione di cavità e all'infezione batterica della camera della polpa dentaria.
I principali batteri responsabili della formazione della placca appartengono al gruppo Streptococcus mutans; altri agenti possono essere Lactobacillus e Actinomyces. Oltre alla presenza della placca, altri fattori possono contribuire allo sviluppo della carie: predisposizione dentaria alla demineralizzazione, igiene orale, abitudini alimentari, introito di zuccheri.
Il fluoro ha un importante ruolo difensivo sia a partire dalla formazione del dente perché forma la fluoroapatite, un composto che resiste agli attacchi acidi meglio dell'idrossiapatite (principale costituente del tessuto osseo), sia quando il dente è già formato promuovendo la rimineralizzazione dello smalto. Il fluoro inibisce anche la proliferazione dei patogeni orali al contrario del saccarosio (il comune zucchero) che ha invece una doppia funzione: è substrato sia per la formazione dell'acido lattico che per la produzione di biofilm (aggregazione di batteri con una matrice adesiva che gli permette di aderire alle superfici e di proteggersi dagli agenti esterni).
L'igiene orale ha un ruolo fondamentale nella prevenzione della formazione della placca batterica e quindi della carie. I denti necessitano di una pulizia accurata che prevede il corretto uso dello spazzolino da denti e la pulizia degli spazi interdentali.
Un buono spazzolino deve avere un'impugnatura comoda e la testina deve avere dimensioni ridotte per poter arrivare anche nelle zone più interne della bocca. Lo spazzolino va cambiato ogni due mesi per poter essere sempre efficace e bisogna utilizzarlo almeno due volte al giorno con movimenti circolari seguiti da movimenti verticali per una durata di almeno due minuti, senza dimenticare la parete interna di tutti i denti (anteriori compresi!). È consigliato l'uso di dentifricio al fluoro per le proprietà prima elencate.
Per pulire gli spazi tra i denti, difficili da raggiungere con lo spazzolino, si può utilizzare il filo interdentale ogni giorno.
Non dimenticare di effettuare una visita annuale dal dentista per controllare la salute del cavo orale!
Attualmente la prevenzione delle carie è basata sull'eliminazione di almeno uno dei fattori scatenanti. La somministrazione di fluoro sotto forma di dentifrici o bevande è molto efficace così come lo è l'uso di dolcificanti diversi dal saccarosio, in particolare lo xilitolo, un componente naturale presente in molta frutta e verdura.
Grazie all'evidenza che i componenti della dieta hanno non solo influenza negativa, come nel caso del saccarosio, ma anche una positiva sulla salute del cavo orale, come nel caso di fluoro, xilitolo e cibi ricchi di fibre, la ricerca scientifica si è indirizzata verso cibi e loro componenti che potrebbero essere protettivi contro gli agenti patogeni del cavo orale.
In letteratura troviamo molti studi che analizzano l'efficacia dei singoli cibi e la loro attività sulla salute orale. Alcune ricerche sono per ora limitate allo studio in vitro (in laboratorio), altri sono già stati eseguiti in vivo sugli animali e sull'uomo.
Sono diversi gli alimenti che in laboratorio si sono dimostrati capaci di ostacolare la formazione della carie. Tra questi troviamo:
Mela (Malus pumila): gli effetti inibitori sono svolti dai polifenoli della mela che interferiscono con l'aderenza dei batteri anche se non ne inibiscono la crescita.
Semi di uva rossa (Vitis vinifera): i suoi effetti sono dovuti a P70, estratto acquoso di propanone. Il P70 dei semi è più attivo di quello della buccia nell'inibire la crescita batterica.
Noce moscata: il suo estratto, largamente usato come spezia, possiede una forte azione inibitoria contro Streptococcus mutans. Il composto anticariogenico è stato identificato in un fitoestrogeno che inattiva i batteri in brevissimo tempo e contrasta la formazione di biofilm.
Caffè (Coffea arabica e robusta): il caffè tostato, ma non il caffè verde, mostra attività antibatterica contro Streptococcus mutans. L'estratto interferisce con l'assorbimento del batterio nell'idrossiapatite e promuove le proprietà antiadesive della superficie dentale. Il fatto che i grandi bevitori di caffè abbiano più problemi dentali della media è dovuto al fatto che al caffè viene addizionato lo zucchero!
Vino (Vitis vinifera): oltre all'attività antibatterica contro Streptococcus mutans, il vino interferisce fortemente con l'adesione batterica all'idrossiapatite grazie all'azione delle proantocianidine e con la formazione di biofilm. La protezione del cavo orale dall'azione cariogenica batterica può essere aggiunta ai benefici per la salute derivati da un consumo moderato di vino rosso ascrivibile al suo contenuto di polifenoli.
Cicoria e funghi: frazioni di entrambi i cibi inibiscono l'aderenza di Streptococcus mutans all' idrossiapatite, inibendo la formazione di biofilm e inducendone la distruzione. Le molecole più attive contengono acidi organici, in particolare l'acido chinico.
Gli alimenti che sono già stati testati sull'uomo e hanno dimostrato proprietà anticariogeniche sono:
Mirtillo rosso: in uno studio clinico l'uso di colluttorio contenente estratto di mirtillo rosso ha ridotto significativamente la microflora totale orale, specialmente Steptococcus mutans. Il succo di mirtillo rosso ha significativi effetti inibitori sul batterio e sulla formazione di biofilm (riduzione del 95%). I polifenoli del mirtillo, inoltre, riducono l'acidogenicità di Steptococcus mutans.
Liquirizia: l'estratto dalla radice di liquirizia possiede forte attività antibattericida contro Steptococcus mutans. L'estratto, usato sotto forma di leccalecca (senza zucchero) 2 volte al giorno per 10 giorni, ha dimostrato una riduzione della cariogenicità batterica negli studi effettuati sull'uomo.
Mirto: è stata studiata la bevanda alcolica preparata con il mirto e si è dimostrato che un singolo risciacquo della bocca con l'estratto etanolico mostra una marcata riduzione di Steptococcus mutans salivare. L'effetto è attribuito all'azione dei flavonoidi ma anche l'etanolo ne influenza l'efficacia.
Cacao: nei consumatori di cioccolato al latte non è stato rilevato un aumento dell'incidenza di carie come si potrebbe pensare ma si è dimostrato che l'aggiunta di estratto dei gusci dei semi di cacao, ricchi in polifenoli, nella massa del cacao riducono l'incidenza di carie grazie alla riduzione della conta batterica di Steptococcus mutans e la deposizione di placca.
Propoli: è una sostanza resinosa prodotta dalle api (Apis mellifera) dopo miscelazione delle proprie secrezioni con le resine raccolte da differenti parti di varie piante; questo significa che c'è una grossa varietà nella composizione della propoli. La propoli ha dimostrato la proprietà di ridurre Steptococcus mutans nella saliva e la formazione della placca grazie ai flavonoidi, riuscendo anche a interferire con la formazione del biofilm.
Tè (Camellia sinensis): il tè è uno dei primi e più studiati alimenti per i suoi effetti sulla salute orale. L'estratto di tè verde è attivo contro Steptococcus mutans grazie ai polifenoli. Il consumo di tè verde è significativamente associato con la diminuzione di probabilità di sviluppare carie quando ne viene consumato almeno una tazza al giorno.
Come già detto in precedenza, i cibi possono influire sulla salute orale anche in senso negativo.
Tra questi ricordiamo tutti i cibi e le bevande zuccherate quindi soft-drink, dolci, caramelle, biscotti, confetture e dolciumi vari a causa degli effetti dannosi del saccarosio. Deleteria risulta la permanenza in bocca dell'alimento, ad esempio è meglio consumare le bevande con la cannuccia per limitare il contatto con i denti.
Abbiamo visto che anche gli acidi sono alla base della cariogenesi perché causano demineralizzazione dello smalto quindi anche tutti i cibi acidi andrebbero moderati o associati a cibi basici (es. verdure) per neutralizzarli. Alimenti acidi sono ad esempio frutta (agrumi, ananas, uva, fragole) e succhi di frutta, pomodori, aceto e vino. Aspettare sempre una mezz'oretta prima di lavarsi i denti dopo aver assunto un cibo acido per lasciare il tempo alla saliva di rimineralizzare lo smalto indebolito dall'alimento.
É difficile trasporre i risultati ottenuti in vitro sull'uomo per diversi motivi: l'ambiente orale umano potrebbe influenzare l'attività antibatterica e gli effetti dei composti attivi sui fattori di virulenza dei patogeni orali e la maggior parte delle investigazioni sono effettuate su estratti di cibo dove i componenti attivi sono in soluzione permettendo a questi un facile contatto con i batteri. Questa situazione è comparabile con l'uso di bevande piuttosto che di cibo solido; nella maggior parte dei casi, infatti, il consumo dell'alimento non permette un sufficiente tempo di contatto tra i tessuti orali e le componenti attive.
La ricerca è molto attiva riguardo queste problematiche e nell'attesa di ulteriori conferme beviamo e mangiamo i prodotti naturali sopra elencati perché le proprietà anticariogeniche sono solo una parte dei benefici che apportano all'organismo umano.
Dott.ssa Maddalena Perotti
Medico Chirurgo - spec. in Microbiologia e Virologia
Si ringrazia il Dr. Giovanni R. Giusto per la collaborazione.
Daglia M., Stauder M., Papetti A., Signoretto C., Giusto G., Canepari P., Pruzzo C., and Gazzani G. 2010. Isolation of red wine components with anti-adhesion and anti-biofilm activity against Streptococcus mutans Food Chem. 119:1182-1188
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