La vitamina B3 (niacina), meglio conosciuta come vitamina PP, è nota soprattutto in relazione alla sua caratteristica di prevenire la pellagra, una malattia un tempo molto diffusa e causata appunto da una carenza di vitamina B3. Con il termine generico "niacina" si intende sia l'acido nicotinico, sia la nicotinammide.
È presente in buone quantità nel lievito e nella carne. La si trova anche in alimenti di origine vegetale, ma non sempre in forma biologicamente disponibile. La niacina presente nel mais, ad esempio, è legata ad alcuni glucidi e peptidi che la rendono indisponibile (la pellagra era infatti molto diffusa, anche in Italia, tra le persone che si nutrivano quasi esclusivamente di mais).
Oltre ad essere assunta direttamente con gli alimenti, può essere sintetizzata a partire da un aminoacido essenziale, il triptofano. Per questo motivo si utilizza come unità di misura la Niacina Equivalente, considerando l'equivalenza tra 60 mg di triptofano e 1 mg di niacina.
La niacina è biologicamente attiva sotto forma di nicotin adenin dinucleotide (NAD) e nicotin adenin dinucleotide fosfato (NADP), due coenzimi coinvolti in diverse reazioni di ossidoriduzione. Interviene sia nei processi di produzione di energia sia in alcuni processi anabolici come la sintesi di aminoacidi.
Il fabbisogno di vitamina B3 è legato al fabbisogno calorico quotidiano. Secondo le raccomandazioni europee del 1993, la quantità di Niacina Equivalente consigliata per un adulto con un fabbisogno calorico di 2000 kcal è di 13 mg. Per un adulto con fabbisogno di 3000 kcal, la quantità di Niacina Equivalente raccomandata è di 20 mg.
La carenza di vitamina B3 provoca la pellagra, una malattia caratterizzata da lesioni all'apparato digerente (uno dei sintomi è la diarrea), lesioni alla cute e al sistema nervoso centrale.
La tabella che segue elenca gli alimenti a maggior contenuto di vitamina B3 presenti nel database degli alimenti di dietabit.
L'acido nicotinico è tossico ad alte dosi. Somministrazioni di 500 mg al giorno provocano danni al fegato; dosi fino a 3-6 g al giorno causano invece vasodilatazione e ipotensione.
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